Teatro di Polverigi

Progetto 1 (l’occhio)

L’occhio è il primo organo sensoriale capace di captarne i movimenti, le forme, i colori, per poi trasformarli in emozioni e sensazioni. E’ attraverso l’occhio che catturiamo la percezione dello spazio, sia fisico quello della rappresentazione, sia fantastico quello dell’immaginazione. L’uso del bianco e nero come spazio fisico che ospita l’occhio, serve a mettere in risalto l’immaginazione data dal colore della pupilla.

Progetto 2 (la città come spazio teatrale)

Con questa realizzazione grafica e con la scelta dell’immagine, ho voluto sottolineare la rappresentazione teatrale come luogo, ovvero come un luogo dove il teatro lo si cammina, si calpesta, lo si vive e dove la magia del teatro fa si che l’uomo e la sua ombra possono anche incrociarsi.

Progetto 3 (corpi eterei)

Questa idea che esprime dinamicità di corpi che si incontrano e che interagiscono tra loro in un luogo non ben definito, vuole essere un incontro di contaminazioni di colori, forme e atmosfere: Polverigi non è il teatro inteso nella sua rappresentazione classica, è l’insieme di tanti luoghi che lo compongono.